I cuscinetti, se opportunamente montati, lubrificati e puliti, sono concepiti in maniera tale da raggiungere senza particolari problemi gli obiettivi del produttore. Tuttavia, può capitare che alcune anomalie nella loro fabbricazione, nel montaggio e nella manutenzione, possano determinare un danneggiamento prematuro, influenzandone in modo anche significativo la loro longevità. Cerchiamo quindi di comprendere quali siano i danni più comuni ai cuscinetti, e in che modo poter arrivare a una pronta diagnostica di una usura “anomala” di tale elemento.
Lubrificazione inadeguata
La maggior parte dei danni prematuri in capo ai cuscinetti sono dovuti a una lubrificazione non adeguata. In merito, val la pena compiere un breve cenno di attenzione: il fatto che la lubrificazione sia inadeguata non significa necessariamente che sia scarsa o insufficiente. Spesso, infatti, i danneggiamenti si determinano poiché la lubrificazione è eccessiva, o ancora perché si è scelto di acquistare e utilizzare un lubrificante che non è adeguato all’impianto e al cuscinetto.
Sporco liquido o solido
La seconda causa più frequente di danno al cuscinetto è legata alla sporcizia, in conseguenza della penetrazione di sostanze liquide o solide. Proprio per questo motivo diventa fondamentale cercare di compiere una migliore manutenzione nei confronti delle guarnizioni: un loro funzionamento difettoso, o una loro rottura anche parziale, può infatti determinare da una parte la fuoriuscita del lubrificante, e dall’altra parte l’ingresso di sporcizia.
Montaggio errato
La terza causa più frequente di danni ai cuscinetti è legata a un montaggio errato. Anche in questo caso, gli sbagli possono essere numerosi: limitatevi a valutare, in prima battuta, un montaggio forzato, un riscaldamento esagerato, un gioco inadeguato, la regolazione errata, e così via.
Come individuare i danni ai cuscinetti
Da quanto sopra dovrebbe essere piuttosto chiaro come, in realtà, siano molto rari i danni “spontanei”, e come siano invece molto frequenti i danni indotti da un errato comportamento da parte dell’uomo. Fortunatamente, a tutto (o quasi!) c’è rimedio, e accorgersi prontamente di un peggioramento del comportamento dell’impianto durante l’esercizio è sicuramente il miglior modo per poter correre ai ripari.
Ad esempio (torneremo sul tema in un prossimo approfondimento), se vi rendete conto che l’impianto funziona in maniera molto rumorosa, potrebbe dipendere da un eccessivo gioco del cuscinetto, dall’ingresso di sporcizia o da danni ad anelli e corpi volventi. Se vi rendete conto che il rumore è invece non uniforme, il gioco potrebbe essere eccessivo, o il lubrificante inadeguato o scarso. Un suono acuto, stridulo e fastidioso, è invece una possibile spia di un gioco insufficiente.
Da quanto sopra, dovreste aver ben compreso che la rumorosità è uno degli elementi di valutazione più importanti della bontà di un cuscinetto (non l’unico, naturalmente: pensate alle vibrazioni che possono scaturire). Cercate pertanto di averne particolare attenzione, onde evitare conseguenze peggiori al componente e alla sicurezza dell’intero impianto nel quale esso è inserito.