Le cinghie trapezoidali sono cinghie utilizzate molto frequentemente per trasmettere la potenza desiderata, risolvendo il problema dello slittamento e dell’allineamento, e garantendo all’impianto il giusto mix tra trazione, velocità, tensione su supporti e durata. Una delle ragioni di tale vantaggio risiede proprio nella forma particolare della cinghia, alloggiata nella scanalatura a V della puleggia, in grado di assicurare un ottimo contributo sul fronte della protezione contro lo scivolamento radiale. Ulteriormente, all’incrementare del carico, la cinghia riesce ad assestarsi maggiormente nel foro, incrementando l’attrito e migliorando la trasmissione della potenza.
Sicuramente più complesse sono invece le cinghie scanalate, realizzate unendo un gruppo di cinghie trapezoidali (5 o più). In tal modo, a parità di attrito, sarà possibile ottenere una cinghia più sottile e più flessibile, incrementandone l’efficienza, riducendo il surriscaldamento e ottenendo di conseguenza significativi vantaggi in termini di incremento della durata nel tempo.
In aggiunta a quanto sopra, la flessibilità raggiunta mediante questo genere di cinghie permette di fruire una sola cinghia per poter trasmettere la potenza desiderata ad accessori multipli, realizzando percorsi complessi.
In altri termini, queste particolari cinghie possono garantire tutti i vantaggi tipici delle cinghie piatte e delle cinghie trapezoidali ma, nel contempo, a pari larghezza, possono vantare un’altezza di circa la metà rispetto alle cinghie trapezoidali normali. In parole estremamente sintetiche, sono una soluzione intermedia tra le cinghie e le catene, e sono realizzate in elementi di grande resistenza come il kevlar: la parte dentata è invece rivestita in altri materiali (come ad esempio il poliammide) al fine di incrementare la resistenza all’usura.
Ancora differenti dalle cinghie protagoniste del nostro odierno approfondimento sono quelle sincrone, che presentano scanalature nella direzione trasversale alla lunghezza: questa particolare categoria di cinghia opera in maniera diversa dalle cinghie tradizionali, poiché agisce mediante il contatto fra i fianchi delle scanalature e le sedi nella puleggia. Di solito i denti delle cinghie sincrone sono a profilo trapezoidale o curvilineo, e solidamente gli elementi di trazione e i denti vengono realizzati in maniera differente.
In conclusione, non possiamo che effettuare un ultimo riferimento alla prima forma di cinghia disponibile sul mercato, quella piatta, utilizzata in maggiore misura per trasmettere la potenza in fabbriche, pompe e generatori, consentendo la trasmissione di potenze anche elevate e anche ad alta velocità. Di contro, questo genere di cinghie richiede di solito un alto pretensionamento.
Considerato inoltre che sono contraddistinte dalla tendenza ad arrampicarsi sul lato più elevato della puleggia, queste cinghie sono solitamente realizzate con una superficie leggermente convessa, che possa consentire un altocentraggio. Realizzate in gomma o plastica, vengono unite dopo aver effettuato mezzo giro al fine di distribuire l’usura su entrambi i lati: l’unione potrà essere effettuata con alcuni sistemi di facile applicazione (non è nemmeno escluse che vengano realizzate già chiuse).
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